Last minute call for Raffaele Marciello at the Austrian stage of the FIA F2 championship
Marciello was in Spa-Francorchamps, preparing for the 24H that will take place at the end of the month as part of the Blancpain GT Series, when he received an unexpected call. Two days later he was in Austria, ready to replace a Trident Team driver in a familiar setting: the FIA F2 championship, meaning the former GP2 in which Marciello competed from 2014 to 2016. Since the first sessions it became apparent that the Italian team’s cars struggled to keep up the pace with their opponents – and this despite the skill and experience of the drivers. This gap, which resulted in a placement at the bottom of the table, can only be explained by a set up or mechanical issue, as well as by a lack of power and by problems of an aerodynamic nature. In such a situation, there is not much a driver can do, and the bad result was repeated in qualifying – although Marciello managed to limit the damage by finishing sixteenth, in front of four opponents.
A frustrated Marciello – used to competing at the top – tried all he could during Saturday’s race, but the competition’s pace was impossible to match. A pit stop problem proved that when it rains, it pours, and Marciello was the last to cross the finish line. On Sunday Marciello sprinted from the back and couldn’t do anything to avoid hitting a car that had remained stuck on the starting block (luckily the accident didn’t have consequences). Despite the odds stacked against him and the bad luck Marciello never stopped working with the engineers in order to try and find a solution for the car’s problems. He has already put the unfortunate experience behind him and is fully focused on his main racing schedule, which will take him to Spa-Francorchamps for the legendary 24H race.
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Chiamata last minute per Raffaele nel round Austriaco del campionato FIA F2
E’ stata una chiamata inaspettata quella ricevuta da Raffaele Marciello lo scorso Lunedì 3 Luglio. Raffaele si trovava a Spa-Francorchamps per i tradizionali test ufficiali del campionato Blancpain GT Series, in preparazione alla 24H che si correrà a fine mese, quando il telefono è squillato: si trattava di un invito a prendere parte al round Austriaco del campionato FIA Formula 2 (ex GP2 Series che Marciello conosce molto bene) con il Team Trident, in sostituzione ad un pilota vacante. Il programma di Raffaele restava dunque invariato e in piena focalizzazione esclusiva sul campionato Blancpain GT Series ma, non avendo concomitanze con altre gare durante il week-end Austriaco, Marciello ha deciso di accettare l’invito e dirigersi sul circuito del Red Bull Ring il Mercoledì antecedente l’evento. Il tempo di qualche saluto nel paddock F2 che Marciello conosce molto bene, avendoci corso dal 2014 al 2016, e subito si è calato nella vettura di casa Trident per le tradizionali pratiche di preparazione del sedile di guida. Dal Venerdì le vetture sono scese in pista e, sin dal primo momento, è emersa una particolare difficoltà da parte di entrambe le vetture del team Italiano a tenere il passo degli avversari. Nonostante l’esperienza e le doti di guida di Marciello, entrambe le vetture si sono classificate in fondo allo schieramento nel corso delle prove libere. Un gap notevole nei confronti degli avversari che doveva per forza nascondere qualche problematica nel set-up o di natura meccanica della vettura: solamente nel primo settore del circuito di Spielberg, Marciello pagava agli avversari un distacco di ben cinque decimi; distacco molto difficile da spiegare se non in termini di mancanza di potenza piena della vettura o problematiche di natura aerodinamica perché il primo settore della pista Austriaca vede solamente una curva che separa due lunghi rettilinei leggermente in salita. In queste condizioni ben poco era nelle mani del pilota e molto di più nelle mani degli ingegneri che hanno tentato di risolvere il problema. Così, purtroppo, non è stato perché nel corso del turno di qualificazioni ufficiali la storia non è cambiata: ancora un distacco notevole nei confronti degli avversari ed una qualificazione terminata il sedicesima posizione; questo è il bottino di Marciello che comunque è riuscito a mettere dietro di sé quattro avversari. Con il morale non proprio alle stelle, soprattutto a fronte della perfetta consapevolezza del pilota Ticinese di poter combattere al vertice con una vettura competitiva (come è stato in tutte le stagioni passate di GP2), Sabato si è affrontata la prima gara del week end. Partendo dalle retrovie, Raffaele ha tentato il tutto per tutto ma il passo gara delle vetture avversarie era troppo superiore: ulteriore riconferma che qualcosa non funzionasse al meglio nella vettura numero diciassette. Nel corso del pit stop inoltre Marciello ha subito un pesante rallentamento che lo ha portato a perdere molto tempo rispetto gli avversari chiudendo la prima gara in ultima posizione ad un giro dal vincitore. Il risultato di Raffaele è così eclatante, soprattutto a fronte dei grandi risultati sempre dimostrati in questa serie, che per forza sinonimo di qualche anomalia nella vettura del pilota Ticinese. La domenica è andata in onda la seconda gara del week-end dove Raffaele ha preso il via dall’ultima piazza. Nelle fasi di partenza la vettura del Team Campos guidata da Boschung è restata ferma sulla casella di lancio e, senza colpa, Marciello che proveniva dalle retrovie schiacciato tra due avversari, non ha potuto far altro che colpirla in pieno, tamponandola fortunatamente senza gravi conseguenze. Si è così concluso un week-end completamente in salita per Raffaele che però non ha mai smesso di lavorare pesantemente con gli ingegneri per cercare di trovare una soluzione alle noie tecniche della vettura. Chiusa questa parentesi in Formula 2, Marciello torna concentrato sul suo programma principale in GT dove correrà a fine mese la famosa 24H di Spa-Francorchamps.