NURBURGRING 24H MARCIELLO’S TEAM FORCED TO RETIRE

NURBURGRING 24H MARCIELLO'S TEAM FORCED TO RETIRE

NURBURGRING 24H MARCIELLO'S TEAM FORCED TO RETIRE

NURBURGRING 24H MARCIELLO’S TEAM FORCED TO RETIRE IN THE MIDDLE OF THE NIGHT

It is no secret that the 24H of Nurburgring is held in high regard by constructors, and especially by those from Germany, who always deploy their best factory drivers. Marciello, for the first time in his young career, was therefore called to defend Mercedes’ colours in front the 30’000 spectators who gathered along the 21km track with their barbecue grills and camping cars. The mystique surrounding the race is also due to its unpredictability and to the whims of the may weather, known to leave parts of the track wet and shrouded in fog. A rapid switch from hailstorms to sunshine is within the norm at Nurburgring. With more than 150 cars on the track at the same time, from fast GT3s to slow road cars, the likeliness of finding accidents and obstacles along the way rises sky-high, and avoiding mistakes and penalties becomes more crucial than scoring record times. Marciello was part of the HTP team, sharing duties behind the wheel of the Mercedes AMG GT3 no. 11 with Patrick Assenheimer, Clemens Schmid, and Jeroen Bleekemolen. The idea behind the choice to join such a “junior” team was to allow Marciello to gather experience on a track where he had yet to race once.
On Thursday, after the free sessions, Marciello impressed in qualifying by scoring the second time overall, only a few tenths behind the leader. On Friday the Mercedes no. 11 managed to secure a place in the top 30 superpole, and Marciello, who raced for the whole team, then put the car in sixteenth place. The Hankook tires didn’t facilitate the task at hand, seen that most of the competition was equipped with the more performing Michelin, but Marciello managed to close the gap.
On race day, Assenheimer was first behind the wheel. The German sprinted from 16th, but fell back to 28th before handing the baton to Marcello. The Ticino driver won back eight places, but a punctured tire during Schmid and Bleekemolen’s stint pushed the car back to 26th with 18 hours to go. Two hours later, in the middle of the night, it was Marciello’s turn again. An overlapped car forced him to widen his trajectory during an overtake, and the minimal impact with the barrier was enough to send the car to the box. Back on the track after an efficient repair, Marcello was once again dogged by ill fortune when his back tire came unloose. Marciello had to wait for more than one hour before the mechanics could reach him and mount a new tire. Then, at five in the morning, a torrential downpour made the track impossible to race on with the Hankooks, and the Mercedes was forced to retire. Once again, the 24H proved to be one of the most unpredictable and eventful races on earth! Although disappointed with the end result, Marciello remains full of confidence and is ready to tackle the next Endurance race, which will take place next weekend on the Silverstone track.
[hr]

NURBURGRING 24H RITIRO IN GARA NELLA NOTTE PER L’EQUIPAGGIO DI MARCIELLO: UNA GARA FUORI DALL’ORDINARIO!

Nuova ed entusiasmante esperienza per Raffaele Marciello che ha preso parte alla storica 24H del Nurburgring, estenuante competizione che si corre sul vecchio circuito dell’anello verde, dalla lunghezza di ben ventuno chilometri. Si tratta di una gara di estrema importanze per tutti i costruttori, in particolar modo quelli Tedeschi, che in questa occasione schierano i propri migliori piloti factory. La cornice di pubblico di questa competizione è a dir poco unica: circa trecento mila persone presenziano alla gara già a partire dal Mercoledì prima della competizione, distribuendosi lungo il tracciato dotati di camper e barbecue. La parola che meglio descrive e riassume questa competizione è una: incognita. Incognito è infatti il clima lungo il circuito che molte volte si presenta asciutto in un tratto e completamente avvolto da un acquazzone in un altro; non è raro nemmeno passare dalla nebbia alla grandine per poi arrivare al sole nel corso di pochi minuti. In questa competizione una incognita è inoltre rappresentata dal traffico, dal momento che ben centocinquanta vetture si trovano contemporaneamente in pista, distribuite su più classi, dalle più veloci GT3 alle molto più lente vetture stradali a trazione anteriore. In questa competizione, data la tortuosità del tracciato e le incognite appena citate, è molto facile incappare dunque in incidenti e porre fine al week-end di gara; la chiave è cercare assolutamente di evitare errori o penalizzazioni, ancora prima di cercare la pura prestazione cronometrica.

Marciello ha preso parte al week-end come pilota factory rappresentante della casa Mercedes-AMG correndo per il team HTP, a bordo della Mercedes AMG GT3 numero 11 condivisa con i piloti Patrick Assenheimer, Clemens Schmid e Jeroen Bleekemolen. Da precisare che la straordinarietà di questo tracciato richieda molta esperienza di guida da parte dei piloti che prendono parte a questa corsa: cosa che Marciello non ha affatto, trovandosi alla sua prima esperienza con una vettura GT3 all’interno dell’inferno verde. Per queste ragioni si è saggiamente deciso di prendere parte a questa competizione, non in un equipaggio di punta per la casa di Stoccarda ma in un equipaggio che permettesse a Raffaele di acquisire quanta più esperienza possibile. Oltre a ciò bisogna precisare che la Mercedes AMG GT3 numero 11 di Marciello è stata l’unica a prendere parte alla corsa con pneumatici Hankook, rispetto alla concorrenza dotata di Michelin, con uno svantaggio cronometrico di diversi secondi per ogni giro. Giovedì i motori si sono accesi per la prime prove libere, dove tutti i piloti hanno guidato per verificare che tutto fosse a posto e per prendere confidenza con la vettura. Giovedì sera è andata in scena la prima sessione di qualificazione doveMarciello è riuscito a posizionare la propria vettura in seconda posizione assoluta a pochi decimi dal leader.

Venerdì pomeriggio hanno preso il via le qualifiche due dove la Mercedes AMG GT3 numero 11 è riuscita ad entrare nella TOP 30 per prendere parte alla superpole riservata esclusivamente alle trenta vetture più veloci. Nel turno di qualficazione TOP30, in cui solo Marciello ha guidato per l’intero equipaggio, Raffaele è riuscito a posizionarsi in sedicesima posizione a circa tre secondi dalla pole position: ottimo risultato considerando che il tempo sul giro in questa pista è di oltre otto minuti e che le gomme Hankook pagano un gap di qualche secondo rispetto le più performanti Michelin. Sabato pomeriggio è andata in scena la partenza della gara, in cui il volante è stato preso dal Tedesco Assenheimer che è partito appunto dalla sedicesima posizione. Nel corso della prima ora di guida però è scivolato indietro sino alla ventottesimo posizione, lasciando poi il sedile a Marciello che è riuscito a risalire sino alla ventesima piazza. Il Ticinese ha lasciato il volante ai compagni di squadra Schmid e Bleekemolen che sono però incappati in una foratura a diciotto ore dal termine, ricadendo dunque in ventiseiesima posizione. A sedici ore dalla fine, Marciello è risalito in auto iniziando il primo dei suoi due stint in piena notte; purtroppo, in una fase di sorpasso di un doppiato molto lento, il Ticinese è stato costretto ad allargare la propria traiettoria andando a toccare leggermente le barriere, quel tanto che è bastato per piegare la sospensione posteriore. Rientrato lentamente nei box, i meccanici del team HTP hanno svolto un ottimo lavoro riparando la vettura nel minor tempo possibile, permettendo così alla vettura numero undici di riprendere la corsa. Dopo soli tre giri un nuovo inconveniente ha colpito la vettura di Marciello: in un tratto molto veloce si è staccata la gomma posteriore sinistra (non quella precedentemente interessata dal cambio di sospensione) e Raffaele è stato costretto ad accostare lungo il tracciato. Restato fermo a bordo pista per più di un’ora, il tratto in cui si trovava era il più lontano rispetto ai box, è poi riuscito a ritornare lentamente ai box con una gomma sostitutiva portata dai meccanici sul luogo del misfatto. Perso nuovamente tempo ed essendo ormai molto arretrati in classifica, la Mercedes numero undici ha continuato la sua corsa con gli altri piloti dell’equipaggio sino al completo ritiro avvenuto alle cinque del mattino ha causa di una totale inguidabilità della vettura sotto una pioggia torrenziale con gli pneumatici Hankook. Con un po’ di amaro in bocca si torna dunque da quella che è certamente la corsa più pazza ed entusiasmante del mondo; pronti a ripartire il prossimo week-end per la gara Endurance del Blancpain GT Series presso il circuito di Silverstone.